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Timelapse cantieri

Timelapse Project, il Timelapse per i Cantieri

Quando la necessità di “raccontare” un CANTIERE diventa un progetto

Timelapse Project è un progetto di Roberto Bonetto
Mumble mumble…Come lo facciamo questo timelapse ?

Tutto nasce nella primavera scorsa quando parlando con un cliente, titolare di una impresa edile, gli proposi di “raccontare” la sua Azienda e di presentarsi al pubblico attraverso una serie di filmati da pubblicare sul sito e sui social.

Dopo avergli realizzato il sito e un paio di spot pubblicitari, gli chiesi se gli sarebbe piaciuto mostrare ai suoi potenziali clienti i lavori che faceva, magari con l’intento di pubblicizzare la qualità e varietà delle opere che era in grado di svolgere.

L’idea fu subito colta con favore e gli proposi quindi di effettuare delle riprese in Timelapse sui cantieri.

Li per li ebbi subito chiaro cosa fare: “prendo una macchina fotografica, la metto su un cavalletto, imposto uno scatto ogni 10, 20 o 30 minuti…et voilà, il gioco è fatto !”

E no ! non è tutto cosi semplice

Primo problema, e se piove ?

be, la mettiamo dentro una scatola stagna

Secondo problema, e quando ci sono 40 gradi e la temperatura mi squaglia la macchina ?

be, facciamo dei fori per arearla !

Poi pero’ facendo due conti…il cantiere dura dei mesi…che faccio, vado in cantiere a cambiare le batterie ogni giorno ?

Be l’alimentiamo direttamente portandoci la 220…quindi mettiamo un alimentatore e via !

OK, e se volessimo più punti di ripresa ?, e se manca la corrente ?, e se la macchina è montata su un palo o su una gru come vado a scaricare i dati dalla microSD ?

Be insomma, diversi problemi cominciavano presentarsi facendo diventare quasi impossibile l’impresa, non si trattava mica di fare un Timelapse di un’alba e via… qui il discorso diventava complicato.

Non restava che uscire un poco dagli schemi della “fotografia” e di usare tutte le tecnologie a disposizione

Nasce il progetto TIMELAPSE CANTIERI

Servivano:

  • Videocamere di alta qualità (magari 3 o 4 per avere più punti di ripresa), da almeno 4K e in grado di sopportare sia la pioggia quanto le alte temperature estive
  • Una alimentazione costante 24h24
  • Un sistema di backup dell’alimentazione stessa
  • Un sistema di memorizzazione remota dei fotogrammi per non dover andare in loco a scaricare il materiale
  • Una sistema che mi permettesse di avere la connessione internet ovunque ci sia copertura telefonica
  • Un contenitore stagno ed elettroventilato che ospiti le apparecchiature
  • Un sistema di telecontrollo che consenta di essere avvisati in caso di anomalia e verificare il corretto funzionamento del sistema

Niente che non sia già sul mercato !

Basta mettere tutto insieme e programmare il tutto in modo appropriato 🙂

In meno di un mese il prototipo fu terminato e funzionante ma, mancava ancora di standardizzazione pertanto nella nuova versione tutta la componentistica fu montata in guide DIN; tra 6 tipologie di videocamere testate scelsi quelle maggiormente stabili e performanti e dovetti sviluppare la sezione relativa alla memorizzazione dei dati in remoto.

Non ho ancora avuto il tempo di realizzare un tutorial per la costruzione, per chi, avendone le competenze, volesse realizzarlo, ma intanto il sistema è ora stabile ed è diventato un servizi attivo.

Qui potete vederne le caratteristiche e casomai…acquistarlo !

Se avete bisogno di consulenza tecnica contattatemi, nel frattempo terrò aggiornato come posso questo articolo.