home / not_home
Se siete alle prime armi con Home Assistant probabilmente vi sarete chiesti come spegnere le luci di casa, attivare l’antifurto o accendere le telecamere non appena tutti i famigliari sono fuori di casa.
Bene in questo video vi mostro passo passo come l’ho fatto io semplicemente aggiungendo poche righe di istruzioni al file di configurazione.
Naturalmente do per scontato che i device/smartphone vostri e dei vostri famigliari siano dotati della App Companion con la geolocalizzazione abilitata, solo in questo modo il nostro amato Home Assistant riconoscerà la vostra posizione e tenerne conto nelle automazioni.
Buona visione…e portate pazienza se il mio inglese è very poor ! 👋
Capitoli
01:26 Prerogative
02:06 Il template per contare le persone a casa
07:00 Il sensore di gruppo home e not_home
11:33 Automazioni di esempio
Nel video mostro alcune parti in codice YAML di esempio che vi riporto qui per un comodo copia-incolla ma che come sempre vi invito a ragionare prima di applicarlo pedestremente, spesso vanno personalizzati in base alla vostra esigenza e/o configurazione:
# Numero di famigliari a casa
template:
- sensor:
- name: "Persone a Casa"
unique_id: persone_a_casa # ID univoco per il sensore
state: >-
{{ state_attr("zone.home", "persons") | count }}
icon: mdi:account-group# Gruppo Famiglia (Home / Not Home)
group:
famiglia:
entities:
- device_tracker.nomecellulare-1
- device_tracker.nomecellulare-2# Nomi dei famigliari a casa
- sensor:
- name: "Persone a Casa Nomi"
unique_id: persone_a_casa_nomi
state: >-
{% set people = state_attr("zone.home", "persons") | map('replace', 'person.', '') | list %}
{{ people | join(', ') if people else 'Nessuno a casa' }}
icon: mdi:account-groupNOTA IMPORTANTE: Come giustamente mi è stato fatto notare è possibile sapere quante persone sono a casa creando in modalità visuale un semplice aiutante con un template di tipo “sensor”, con il nome che più vi piace e inserendovi questa riga di codice:
{{ states.person | selectattr('state', 'eq', 'home') |
…e con tutte le diverse varianti del caso….Gli helper sono molto comodi, soprattutto per le prove al volo o se ne avete pochi da fare ma il motivo per il quale ho suggerito la strada del configuration.yaml è dovuto ad una mia abitudine dettata dal fatto che spesso devo fare numerose installazioni o reinstallazioni di progetti che richiedono decine di template e dove posso risolvo tutto con un copia incolla già fatto di un file yaml piuttosto di creare uno ad uno i vari template.
Quando preferire l’uno o l’altro?
Helper UI: Per chi fa modifiche occasionali o vuole semplicità.
YAML: Per chi, come me, gestisce progetti strutturati e cerca replicabilità rapida.
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NOTE: Il mio lavoro consiste nel rendere fruibile al mio cliente un progetto che sia funzionale alle sue specifiche esigenze. Questo mi colloca nella complessa filiera commerciale, tra coloro che in qualità di tecnici specialisti sono dei veri e propri guru di ogni singolo componente hw-sw e chi vende prodotti a se stanti ma non offre integrazione o consulenza sistemistica. Mi trovo quindi immancabilmente a dover acquisire per ogni singolo componente le essenziali conoscenze che consentano di sfruttarne le potenzialità nel modo migliore possibile. In rete sono già presenti innumerevoli guide, articoli e video tutorial relativi agli argomenti in questione; il motivo per cui realizzo alcune guide è per raggrupparne alcuni elementi per me essenziali, mantenere una catalogazione storica delle sperimentazioni e allo stesso tempo, renderne disponibili i contenuti a terzi, qualora ne possano cogliere una qualche utilità.
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